La Regione Emilia-Romagna ha destinato 10 milioni di euro a fondo perduto per sostenere iniziative a valere sull’Azione 2.6.1 “Interventi per la circolarità dei processi e lo sviluppo di impianti di economia circolare e per la transizione ecologica delle imprese” e sull’Azione 1.3.1 “Sostegno ai progetti di innovazione delle imprese, delle filiere e delle attività professionali, incentivandone il rafforzamento e la crescita” del PR FESR Emilia-Romagna, tese a incrementare il tasso di riciclo dei rifiuti ed incentivare la riduzione dei rifiuti prodotti in ambito manifatturiero e/o il riutilizzo del materiale di scarto, in linea con i principi dell’economia circolare.
Le proposte progettuali potranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 22 aprile 2024 fino alle ore 13.00 del giorno 21 maggio 2024 e saranno selezionate mediante procedura valutativa a graduatoria.
Possono presentare domanda per l’ottenimento del contributo i soggetti, gli enti e le organizzazioni iscritte nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) della CCIAA competenti, che svolgono un’attività economica sia nelle forme giuridiche tipiche delle imprese (soggetti iscritti nel registro delle imprese) che in forme diverse da quest’ultime (soggetti iscritti al REA ma non nel registro delle imprese, con esclusione delle persone fisiche).
I soggetti proponenti devono altresì:
A valere sull’Azione 2.6.1, sono ammissibili al finanziamento gli interventi volti alla realizzazione di nuovi impianti o al potenziamento di impianti esistenti necessari al trattamento e al riciclaggio di qualsiasi tipo di rifiuti e alla loro trasformazione in materia prima seconda.
A valere sull’Azione 1.3.1, sono ammissibili gli interventi di innovazione tecnologica, di prodotto, di processo e di servizio finalizzati alla riconversione e/o riqualificazione dell’attività economico-produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile. È necessario dimostrare che, per effetto degli investimenti, si ha un efficientamento nell’utilizzo delle risorse attraverso la riduzione della produzione di scarti/rifiuti o l’aumento degli scarti riutilizzabili.
Gli interventi potranno essere avviati a partire dalla data di presentazione della domanda e dovranno essere conclusi entro la data del 30 giugno 2026.
Il beneficiario può, dietro adeguata motivazione, richiedere una proroga di massimo 6 mesi rispetto alla data prevista per la fine del progetto.
Le spese ammissibili al finanziamento sono:
N.B. per essere ammissibili i progetti devono necessariamente prevedere la realizzazione di interventi alla voce di spesa A).
La dotazione finanziaria complessiva stanziata dalla Regione ammonta a 10.000.000 di euro di cui 7.000.000 riservati ai progetti a valere sull’Azione 2.6.1.
I contributi sono concessi a fondo perduto, secondo i seguenti regimi di aiuti e nel rispetto delle seguenti intensità massima:
L’intensità massima dell’aiuto potrà essere incrementata del 5% se, al momento della presentazione della domanda, il richiedente dichiara di possedere almeno uno dei seguenti requisiti:
Per progetti a valere sull’Azione 2.6.1:
Per progetti a valere sull’Azione 1.3.1:
Ulteriori condizioni che garantiscono la premialità, a valere su entrambe le Azioni:
Il contributo massimo concedibile varia a seconda del Regime di Aiuto che il beneficiario decide di applicare, nel rispetto delle seguenti massimali:
In ogni caso, gli interventi proposti devono prevedere investimenti minimi pari a 100.000 euro I.V.A. esclusa.
N.B. Il contributo non è cumulabile per le stesse spese con altre agevolazioni pubbliche, fatto salvo per le agevolazioni concesse nella forma di garanzia dal Fondo Centrale (L. n. 662/96).
I soggetti interessati possono presentare domanda per l’ottenimento del contributo esclusivamente per via telematica tramite la piattaforma SFINGE 2020 a partire dalle ore 10.00 del 22 aprile 2024 fino alle ore 13.00 del 21 maggio 2024.
Gli esperti i di Certimac possono affiancare le imprese nella stesura del progetto e nella realizzazione delle attività previste dal bando.
In particolare, grazie alle competenze e all’esperienza dei nostri specialisti, possiamo supportarvi nell’individuazione e nella realizzazione delle attività di progetto volte a ridurre la quota di rifiuti prodotti, incentivando il riciclo e il riutilizzo di materie prime seconde.
Certimac, nel suo ruolo di Organismo di Ricerca e di Centro di Trasferimento Tecnologico, può sostenere le imprese nelle attività di innovazione tecnologica, di prodotto e di processo, aiutandole a identificare le soluzioni ottimali da adottare per la riconversione e riqualificazione dell’attività economico-produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile.
Grazie alle competenze dei suoi esperti in sostenibilità, Certimac può accompagnare le imprese nel percorso di ecodesign valutando le prestazioni ambientali del loro prodotto mediante la metodologia Life Cycle Assessment (LCA), e nel percorso di etichettatura ambientale Environmental Product Declaration (EPD).
I nostri esperti sono a disposizione per esaminare le vostre idee progettuali ed identificare gli interventi più idonei per rendere più sostenibile la vostra impresa: è sufficiente compilare il form sottostante e sarete contattati per approfondire insieme.