Con la legge regionale n. 5/2022 del 27 maggio, l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha approvato all'unanimità la legge a sostegno delle comunità energetiche rinnovabili (CER) e l'autoconsumo collettivo di energia rinnovabile.
La legge ha come obiettivo il sostegno allo sviluppo delle comunità, gruppi di persone fisiche, imprese, enti territoriali, di ricerca e formazione, religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale che decidono di agire collettivamente per produrre, scambiare e accumulare energia a impatto zero attraverso impianti di energia rinnovabile.
Il provvedimento contribuisce in maniera concreta al raggiungimento della piena decarbonizzazione e a ridurre le emissioni di gas climalteranti in atmosfera, per il quale sono necessari un maggiore sfruttamento del potenziale delle fonti di energia rinnovabile, promuovendo un sistema energetico decentrato e interconnesso, anche grazie a un ruolo più attivo dei clienti finali.
La legge individua le “azioni di sistema” e le misure di sostegno e promozione dell’autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche, dall’erogazione di contributi e strumenti finanziari a supporto della costituzione e progettazione delle CER, fino all’acquisto e installazione degli impianti di produzione e accumulo.
Sono inoltre previste iniziative di comunicazione e informazione sui temi dell’energia rinnovabile e dell’autoconsumo e di formazione delle professionalità coinvolte, nonché accordi con i Comuni e con l’Anci Emilia-Romagna finalizzati alla diffusione e condivisione delle “migliori pratiche”.
Nello specifico, riepiloghiamo di seguito le principali novità introdotte dalla legge sulle Comunità energetiche in Emilia-Romagna:
È inoltre prevista l’istituzione di un Registro delle Comunità di Energia Rinnovabile della Regione Emilia-Romagna e la formazione di un tavolo tecnico permanente con funzioni consultive e di confronto composto da rappresentanti della Regione, delle associazioni maggiormente rappresentative a livello regionale, Anci e Upi Emilia-Romagna, Enea, nonché dai Clust-ER regionali competenti in materia e dal tavolo regionale dell’economia solidale.
L’obiettivo principale della Comunità Energetica Rinnovabile è quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali e non la realizzazione di profitti finanziari. Con l’obiettivo di contrastare la povertà energetica e favorire l’inclusione sociale, la legge concede contributi maggiori per la costituzione di CER o gruppi di autoconsumatori composti da soggetti con fragilità economica, oppure da enti del terzo settore, enti proprietari di gestione di alloggi di edilizia residenziale pubblica o sociale, o situate in aree montane e interne del territorio regionale o, in alternativa, che realizzino progetti di inclusione e solidarietà.
Potranno beneficiare di contributi maggiorati anche le CER tra i cui membri sono presenti enti locali che hanno approvato piani o strategie integrate di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici (Paesc).
Per l’attuazione, oltre il primo stanziamento inserito in legge di 200mila euro per il 2022 e 150mila per il 2023, la Regione ha previsto di utilizzare le nuove risorse comunitarie destinando almeno 12 milioni di euro del Fesr, da affiancare alle risorse previste dal Pnrr.