Una Comunità Energetica (o Energy Community) è un'associazione tra cittadini, attività commerciali, autorità locali o imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di impianti per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
La possibilità di aggregarsi per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili rappresenta un tassello importante per lo sviluppo della transizione energetica in Italia.
Decentramento e localizzazione della produzione energetica sono i due principi su cui si fondano le comunità energetiche: grazie al coinvolgimento di cittadini, attività commerciali e imprese del territorio è possibile produrre, consumare e scambiare energia in un’ottica di autoconsumo e collaborazione.
Il concetto di autoconsumo si riferisce alla possibilità di consumare in loco l’energia elettrica prodotta da un impianto di generazione locale per far fronte ai propri fabbisogni energetici. Abbinare l’offerta di energia alla domanda di consumo consente al sistema elettrico nazionale di funzionare in maniera ottimale.
Ma vediamo meglio i vantaggi offerti dalle comunità energetiche e come sono regolate in Italia.
Produrre, immagazzinare e consumare energia elettrica nello stesso luogo grazie all’energia prodotta da un impianto di generazione locale permette ai prosumer (produttori - consumatori) di contribuire attivamente alla transizione energetica e allo sviluppo sostenibile del Paese, favorendo l’efficienza energetica e promuovendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Una delle soluzioni per giungere a tale obiettivo è sovrapporre la dimensione spaziale individuale a quella collettiva, ad esempio, facendo coincidere la produzione locale di energia con la domanda del circuito costituito da: casa, condominio e vicinato o azienda-edificio/centro commerciale.
Il 24 gennaio 2024 è entrato in vigore il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), con l’obiettivo di stimolare la nascita e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia.
Come previsto dal provvedimento stesso, entro i successivi trenta giorni saranno approvate dal Ministero, previa verifica da parte dell’ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il GSE, soggetto gestore della misura, metterà in esercizio i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste, entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.
Il decreto fornisce un quadro normativo chiaro e specifico per la creazione e la gestione delle comunità energetiche, definendo requisiti, procedure e criteri di valutazione per il riconoscimento ufficiale di tali iniziative. Tra le disposizioni del decreto vi sono le modalità di partecipazione e coinvolgimento dei membri della comunità, le regole per la condivisione e lo scambio di energia tra i partecipanti, nonché le procedure per l'accesso agli incentivi e ai finanziamenti disponibili per le energie rinnovabili e la sostenibilità ambientale.
Le misure previste dal Decreto del MASE includono due tipologie di incentivi, entrambi mirati a sostenere lo sviluppo di impianti rinnovabili e l'autoconsumo di energia pulita. Da una parte, sono previsti contributi a fondo perduto destinati ai comuni con meno di 5.000 abitanti. La misura prevede incentivi per 5,7 miliardi – dei quali 2,2 finanziati dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questi contributi, cumulabili con altri incentivi, copriranno fino al 40% dei costi ammissibili per la realizzazione degli impianti.
Dall'altra parte, vi è l'incentivo in tariffa, che si rivolge sia alle Cer che ai sistemi individuali di autoconsumo di energia rinnovabile. Questo incentivo garantirà una tariffa agevolata per l'energia autoconsumata dai membri della Cer, composta da una componente fissa e una variabile, e sarà valido per un periodo di vent'anni.
L’incentivo cambia in base alla potenza dell’impianto (inferiore a 200, tra 200 e 600 e superiore a 600 kWp) ed è composto da una parte fissa (60 €/kWh) più una parte variabile a seconda del prezzo zonale. È previsto inoltre un supplemento a seconda della localizzazione geografica dell’impianto (4€/MWh in più per le regioni del centro e 10€/MWh in più per quelle del Nord Italia). La potenza degli impianti finanziabili è pari a cinque GigaWatt complessivi, con un limite temporale a fine 2027.
Le comunità energetiche sono aperte alla partecipazione di tutti coloro che condividono i valori e gli obiettivi della transizione energetica verso un sistema più sostenibile ed equo. Tra i potenziali membri delle comunità energetiche vi sono cittadini, imprese, agricoltori, enti pubblici, istituzioni educative, organizzazioni non governative e altre realtà della società civile interessate a promuovere la produzione e il consumo responsabile di energia rinnovabile. La partecipazione attiva e il coinvolgimento dei membri sono fondamentali per il successo e la prosperità delle comunità energetiche, che si basano sulla condivisione delle conoscenze, delle risorse e delle esperienze per raggiungere obiettivi comuni di sostenibilità e benessere collettivo.
La costituzione di una comunità energetica è un processo complesso che richiede la collaborazione e l'impegno di diversi attori, inclusi cittadini, imprese, enti pubblici e organizzazioni della società civile. In genere, il processo di costituzione inizia con la definizione degli obiettivi e delle finalità della comunità, seguita dall'identificazione delle risorse energetiche disponibili nel territorio di riferimento e dalla valutazione della fattibilità tecnica ed economica dei progetti proposti. Successivamente, è necessario redigere uno statuto e un regolamento interno che disciplinino le attività e i rapporti tra i membri della comunità, definendo ruoli, responsabilità, procedure decisionali e modalità di partecipazione e contribuzione finanziaria.
Certimac supporta le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini nel percorso di identificazione, creazione, animazione di Comunità di Energia Rinnovabile (CER) ai sensi della Legge 199/2021.
Il processo di articola in diverse fasi:
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